L’oro come ormai ben sappiamo è il più nobile tra i metalli. Quando parliamo di oro possiamo riuscire ad entrare in contraddizione facilmente, poiché è un metallo che ha una facile lavorazione ma contemporaneamente è un metallo molto fragile essendo duttile e malleabile. L’oro viene estratto direttamente in natura in forma completamente pura, quando parliamo di oro puro intendiamo far riferimento al 24 carati, quindi al solo oro non legato con altre leghe. Il suo colore si presenta di un giallo molto intenso tendente in realtà più sui toni dell’arancione. Questo comunque non ha vietato nel tempo di rendere possibili le variazioni di colore che oggi conosciamo, ve ne elenchiamo qualcuna e vi spieghiamo anche come è stato possibile ottenerle e con quali leghe:
L’oro giallo, come dicevamo è già presente in natura proprio con questa colorazione.
L’oro bianco, nasce invece grazie all’unione dell’oro giallo con l’argento, il palladio ed in alcuni casi con nichel. La colorazione quindi si avvicinerà quando più possibile al bianco brillante.
L’oro rosa, nasce dall’unione di rame e argento, attenzione però alle percentuali di questi metalli, se la presenza del rame dovesse superare il 25% allora in quel caso dobbiamo parlare di oro rosso.
L’oro verde, nella maggior parte dei casi è ottenuto mescolando l’oro giallo con l’argento e in rari casi combinandolo con una percentuale di cadmio e rame.
L’oro grigio nasce invece da un mix perfetto di oro, rame, palladio e manganese.
L’oro viola si riesce ad ottenere con la presenza di un particolarissimo alluminio, metallo molto fragile proprio per questo motivo lo si realizza in rarissimi casi.
L’oro blu nasce grazie all’unione di gallio o indio.
Loro nero come ultima colorazione di oro che citiamo invece viene realizzato grazie ad un unione complessa di svariati metodi di lavorazione nella quale troviamo ossigeno, cromo, zolfo, rodio, rutenio, cobalto.
Quindi in base a quello che abbiamo detto sopra adesso è chiaro che esistono varie colorazioni di oro, l’unica colorazione che si trova in natura è il giallo, per riuscire quindi ad ottenere le altre tipologie di colorazione si ha la necessità di unire delle percentuali di elementi metallici che compongono le diverse leghe, teniamo a sottolineare però che in alcuni casi questo non è comunque sufficiente poiché la lega si riconduce sempre ai toni del giallo. Nel caso dell’oro bianco ad esempio per assicurarsi appunto di dare al meglio quell’aspetto estetico che va verso il bianco lucente si ha la necessità di ricorrere al Bagno Galvanico, questo procedimento avviene immergendo il gioiello in una soluzione di rodio (metallo bianco-argenteo).
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